Orlandi (FNCF): “Obiettivo sostenibilità ambientale, economica e sociale”
Cresce l’attesa per la prima grande convention delle professioni tecniche, Roma Innovation Hub, che vedrà protagonisti i 9 ordini professionali tecnici del paese, a confronto con le sfide della nazione e le istituzioni.
Protagonista anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, come delinea la Presidente, Dottoressa Nausicaa Orlandi nell’intervista
Quale sarà il coinvolgimento del vs Ordine Professionale durante una manifestazione così attesa come Roma Innovation Hub?
Roma Innovation Hub è il risultato di un progetto nato per avviare un confronto tra le professioni tecniche, Governo e parti sociali sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a livello nazionale e del New Green Deal a livello Europeo.
Il ruolo delle professioni tecniche, riunite nell’approccio multidisciplinare della Rete, rileva nei diversi ambiti della conversione green dell’economia, della sostenibilità e della digitalizzazione, ambiti dove le competenze tecniche sono sempre più centrali.
Chimici e Fisici vogliono portare nella convention i propri contributi e le proprie peculiarità: in quanto professionisti sanitari, oltre che appartenenti all’area tecnica, siamo interessati a sviluppare il tema delle interazioni tra ambiente (inteso come i fattori e le influenze esterne in grado di esercitare un effetto significativo sulla salute dell’uomo) e salute.
Alle giornate saranno coinvolti anche i Presidenti dei nostri Ordini Territoriali che parteciperanno in qualità di delegati ai lavori delle sessioni tecniche.
Il ruolo delle professioni tecniche nell’ottica del PNRR e del Green Deal?
La Rete delle Professioni Tecniche ha fornito il proprio contributo già nella stesura del Piano (es. in tema di semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana).
Per quanto riguarda l’attuazione del PNRR, basta scorrere le missioni del piano (digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture e mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, salute) per rendersi facilmente conto dei tanti settori che possono coinvolgere i professionisti dell’area tecnica e quanto possono mettere a disposizione del Paese i 600.000 professionisti che fanno riferimento alle discipline riunite nella Rete.
Gli Ordini professionali avranno un ruolo importante perché spetterà a loro fornire, in accordo con il dipartimento della Funzione pubblica, i curricula, i percorsi di specializzazione degli iscritti e le notizie necessarie agli enti che sono alla ricerca dei migliori profili professionali per realizzare gli investimenti previsti dal PNRR.
Per quanto riguarda il Green Deal europeo, anch’esso si propone azioni sul clima, l’ambiente, i trasporti, l’energia, l’agricoltura, l’industria, la ricerca e l’innovazione con l’obiettivo di accrescere il benessere e migliorare la salute dei cittadini e delle generazioni future offrendo: aria e acqua pulite, un suolo sano e biodiversità, edifici rinnovati ed efficienti dal punto di vista energetico, cibo sano e a prezzi accessibili,
più trasporti pubblici, energia più pulita e innovazione tecnologica pulita d’avanguardia, prodotti che durano più a lungo e che possono essere riparati, riciclati e riutilizzati, posti di lavoro adeguati alle esigenze future, formazione delle competenze per la transizione e un’industria competitiva e resiliente a livello globale.
I professionisti dell’area tecnica e gli Ordini che li rappresentano hanno le conoscenze, le competenze e le capacità per contribuire a promuovere e rendere efficaci le azioni individuate dal Green Deal, potendo occuparsi della progettazione, della realizzazione, ma anche garantendo gli interventi formativi necessari per formare nuove competenze.
Città, territori e mobilità intelligente sembrano tematiche che abbracciano non solo gli ambiti della progettazione, ma anche contesti di differente natura perché obiettivo centrale nell’ottica della sostenibilità – e non solo: qual è la vostra posizione in tal senso, come Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici?
La sostenibilità e lo sviluppo sostenibile sono legati a una nuova idea di benessere che tiene conto della qualità della vita delle persone e ruota intorno a tre componenti: sostenibilità ambientale ossia responsabilità nell’utilizzo delle risorse; sostenibilità economica intesa come capacità di generare reddito e lavoro; sostenibilità sociale ossia sicurezza, salute, giustizia e ricchezza.
L’obiettivo dello sviluppo sostenibile è mantenere in equilibrio costante il rapporto tra ambiente, economia e società, per soddisfare i bisogni di tutti e garantire migliori condizioni di vita alle persone. Ecco che, ancora una volta, diventa centrale il binomio e il rapporto ambiente (inteso come “ambiente globale”) e salute. Parlare di città, di territorio e mobilità sostenibile significa ad esempio: edifici, industria e servizi, energia, risorse idriche, lavoro, trasporti, pianificazione dell’uso del suolo, agricoltura e sistema alimentare, salute. Nello scenario economico, sanitario, politico e sociale che stiamo vivendo il tema dell’ambiente correlato alla salute è ancora più sentito. Parliamo del concetto di ONE HEALTH, di quell’unica salute onnicomprensiva che tutela l’individuo a partire dal luogo in cui vive e lavora, dagli alimenti e bevande che consuma, fino ai vestiti, ai giocattoli e ai prodotti che utilizza.
In questi anni è andata sempre più sviluppandosi la medicina ambientale, supportata da chi è in grado di fornire gli elementi fondanti per determinare lo stato di inquinamento di acqua, aria, suolo, alimenti, prodotti in genere: parliamo dunque di Chimici e Fisici. Va ricordato che dietro alla prevenzione e alla diagnosi, nelle buone prassi da adottare per ridurre l’inquinamento di aria, acqua, suolo, sottosuolo, nelle bonifiche ambientali, dietro alla sicurezza di alimenti, piante e bevande, nella gestione dei rifiuti e dello sviluppo sostenibile, dietro a tutto questo ci sono i professionisti della salute, i Chimici e i Fisici.
Inoltre, va ricordato il necessario sostegno ai professionisti: i concetti di sostegno, formazione e incentivazione non possono essere slegati da quello di economia aziendale nel senso di reale supporto finanziario, diretto o indiretto, anche ai professionisti italiani. È necessario prevedere come incentivo stesso lo sgravio totale dell’attività formativa, la quale risulta elemento imprescindibile per la crescita di un professionista.